Pensiero politico di Santorre di Santa Rosa. Il neoguelfismo nel secolo liberale (Il)

Riferimento: 9788882623128

Editore: Centro Studi Piemontesi
Autore: Passaggio Stefano
Collana: Fuori collana
In commercio dal: 01 Gennaio 1900
Pagine: 215 p., Libro in brossura
EAN: 9788882623128
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Descrizione

«I guelfi nostri antichi non ebbero mai l'esilio amaro come i guelfi del 1821». Così Santorre di Santa Rosa scriveva all'amico Luigi Provana da Parigi, dove allora era esiliato a causa del fallimento dei Moti piemontesi. Nei primi decenni del secolo scorso, i giovani popolari, che collaboravano con Sturzo, amavano chiamarsi neoguelfi. Si ispiravano sia ai guelfi medioevali, sia ai protagonisti del neoguelfismo liberale dell'800. Questo libro ripercorre, attraverso la vita e con la ricostruzione del pensiero del patriota saviglianese, il periodo al quale la generazione di De Gasperi, Donati e Giordani si ispirava, dove le convinzioni religiose diventavano azione politica, come aveva ben colto Piero Gobetti. Nel contesto ottocentesco pre-risorgimentale troviamo le radici di un pensiero morbido, relazionale e non antagonista, di ispirazione cristiana, dialogante, rispettoso dei diritti e delle differenze, che si svilupperà prevalentemente nel secolo successivo e sarà uno dei fondamenti dell'Europa unita. Prima di Balbo, di Gioberti e di Rosmini, fu Santorre di Santa Rosa a delinearne i principali contenuti.