Alpini in Piemonte e Valle d'Aosta

Piemonte, Valle d'Aosta e Alpini. Due regioni e un corpo militare. Tanta storia e tanti ricordi. Battaglie vinte, guerre perse. Simboli e linguaggio, luoghi e vette. Poi la piana russa, il caldo torrido africano e ancora la vita di caserma. Dal 1872 ad oggi sono cambiati loro, gli Alpini, e anche le due regioni. Un fatto. Per anni sono state costruite caserme e fortificazioni. Ora sono macerie o utilizzate per altro. Rimangono i ricordi e i segni, sono attivi i professionisti, vanto italiano nel mondo. Si faceva la naja, ora no. Si andava in guerra ora alcuni la studiano. C'erano divise colorate e poi grigio-verdi, infine mimetiche. Sono cambiate le armi, i muli sono sulle foto e nulla pi�. Le lapidi nei nostri paesi ci ricordano pi� generazioni che non hanno avuto un domani. Ricordiamo davvero la ritirata della Russia? Sappiamo di essere stati in Africa, in Grecia e in Francia a combattere? La storia � davvero come la ricordiamo o come a scuola l'hanno raccontata? Questo volume non � scolastico, non � enciclopedico e neppure nozionistico. Semplicemente, con colore dipinge una storia davvero a tinte grigie. � curioso scoprire che il primo alpino indossava i mocassini, aveva la giubba azzurra e sul capo aveva un cappello alla calabrese.