Luigi e Lucina. L'origine friulana del mito di Giulietta e Romeo

Riferimento: 9791224007562

Editore: Youcanprint
Autore: Comelli Albino, Tesei Francesca
Collana: FICTION / Romantico / Storico
In commercio dal: 09 Maggio 2025
Pagine: 144 p., Libro in brossura
EAN: 9791224007562
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Descrizione

Giulietta e Romeo, quelli veri, sarebbero friulani. Quindi non sarebbe Verona la città che diede luogo alla storia d'amore più famosa del mondo, che è la storia resa immortale da William Shakespeare, ma Udine. Fu in questa città del Friuli che, durante una festa a Palazzo Savorgnan, Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan, i due veri protagonisti della vicenda, si incontrarono. Fu amore a prima vista, ma anche una passione che diede origine a sanguinose lotte familiari e a un destino altrettanto crudele. Alla vigilia del giovedì grasso dell'anno di grazia (o di... disgrazia) 1511, Maria Griffoni dei Savorgnan, signori di Udine, tenne un ballo di carnevale in cui si esibì al canto, e forse al clavicembalo, la bella figlia Lucina. Tra gli invitati, c'era un Capitano di cavalleria della fazione avversa, Luigi Da Porto, letterato e condottiero, legato da vincoli di parentela con i Savorgnan, ma giunto colà, forse, per spiare. Ma l'amore non conosce ostacoli di sorta e tra Luigi e Lucina scoccò quel dardo che, tuttavia, fu destinato a naufragare, nonostante il matrimonio segreto celebrato nella vicina chiesa di San Francesco. Poi la sorte si scatenò ancora sul valoroso Luigi, Capitano di cavalleria che, ferito in battaglia e paralizzato nella parte sinistra del corpo, dovette ritirarsi nel suo castello di Montorso Vicentino. Alcuni anni dopo, seppe che l'amata Lucina andò in sposa al cugino Francesco Savorgnan. A questo punto, l'unica arma che rimase al Capitano per rivalersi di quella ferita morale fu quella di scrivere una novella autografa narrando di quell'amore sofferto e segreto. Fu così che rielaborò, alterandola in modo da introdurvi una sorta di messaggio in codice per Lucina, una storia, nel ricordo di quella mai sopita passione, che decise di ambientare a Verona. Dopo qualche tempo, la novella fu data alle stampe con il titolo di Giulietta e, settant'anni dopo, giunse a conoscenza del giovane William Shakespeare, che la rese immortale in quel capolavoro letterario intitolato Giulietta e Romeo che tutto il mondo ha potuto apprezzare nei secoli.