Prisma e lo specchio. Testi ritrovati (1919-1929) (Il)

Riferimento: 9788845924361

Editore: Adelphi
Autore: Borges Jorge L.; Melis A. (cur.)
Collana: Biblioteca Adelphi
In commercio dal: 21 Ottobre 2009
Pagine: 283 p., Libro in brossura
EAN: 9788845924361
25,00 €
Quantità
Disp. in 4/5 gg lavorativi

E-Book non acquistabile

Descrizione

Fra il 1923 e il 1929 Borges pubblica tre volumi di poesia su cui in seguito interverrà radicalmente, e tre di prosa che saranno ripudiati. Tutti gli altri scritti - dispersi per lo più in periodici e riviste - cui era affidata l'insolente riflessione di quegli anni verranno dimenticati. E si capisce: ansioso di giustificare una tumultuosa militanza ultraista, ma soprattutto di disanchilosare l'arte e di difendere la sua poesia, Borges dichiara la supremazia dell'estetica attiva dei prismi, capace di forgiare una visione personale, sull'estetica passiva degli specchi, che trasforma l'arte in copia; addita nel ritmo, elemento acustico, e nella metafora, elemento luminoso, gli strumenti imprescindibili di tale rivoluzione; regola impavido i conti con i morti e i loro esercizi di retorica; stigmatizza risolutamente il nulla immobile della letteratura coeva, preoccupata solo di cambiare di posto alle cianfrusaglie ornamentali che pretendono di discendere da Góngora e di infilzare in quantità infinite i consunti aggettivi; celebra una Buenos Aires che nelle ore orfane che vivono come spaventate dagli altri e delle quali nessuno si cura diventa libertà di poesia, ed esalta l'ultimo tango, zolletta di zucchero che da sola addolcisce la città offuscata e molle. Viene qui proposta una scelta dei più significativi scritti dispersi del periodo 1919-1929, tratti dal primo volume dei Textos recobrados (Buenos Aires, 1997).