Periferia continua e senza punto. Per una lettura continuista della poesia secentesca

Riferimento: 9788846727367

Editore: Edizioni ETS
Autore: Alonzo Giuseppe
Collana: Segni del pensiero
In commercio dal: 06 Gennaio 2010
Pagine: 205 p., Libro in brossura
EAN: 9788846727367
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Descrizione

Poésie philosophique oppure carens philosophico ingenio? La poesia italiana del Seicento, spesso additata come decorativa, vacua ed eticamente condannabile, ancora fatica a collocarsi, con equilibrio, in un preciso contesto culturale. Se la critica dell'ultimo ventennio ha avviato, su più piani, una riattribuzione di significati al nostro secentismo, si è recentemente voluto enfatizzare tale indirizzo connotando in senso fin troppo speculativo l'opera di Marino e dei suoi coevi. Se il pensiero filosofico è humus culturale piuttosto che oggetto intrinsecamente poetico, si propone la possibilità di rileggere i secentisti - tanto impegnati nella resa letteraria di un io e di un mondo innumerevolmente variegati, ripiegati e prospettici alla luce del sistema metafisico allora in fieri, sull'asse che lega Bruno e Campanella a Leibniz, con alcune indispensabili incursioni verso le teorie continuiste espresse da Platone sino a Peirce e alla nuova scienza. Individualità monadiche, amori pneumatici e simbolici, relazioni metafisiche e continue tra corpi e anime, vite e morti, micro e macrocosmi, disegneranno un mondo non confuso e immorale, ma metamorficamente riordinato in un perenne transito. Ridiscusso l'ormai estenuato canone della meraviglia, sarà possibile riconsegnare alla nostra poesia secentesca, già malfamata e cieca periferia, una cittadinanza vivace e propositiva nella tradizione poetica italiana.