Autostrade in frantumi. Il crollo del ponte Morandi e non solo: tra finanza e politica, una storia tipicamente italiana

Riferimento: 9788817154956

Editore: Rizzoli
Autore: Galvagni Laura
Collana: Varia
In commercio dal: 20 Aprile 2021
Pagine: 187 p., Libro in brossura
EAN: 9788817154956
17,00 €
Quantità
Disponibile in 4/5 giorni

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Il Ponte Morandi che, collassando su Genova il 14 agosto 2018, inghiotte per sempre 43 vittime innocenti è l'immagine shock che ha scoperchiato il vaso di Pandora di una scottante storia tutta italiana, lunga più di vent'anni ormai. E non ancora giunta al capitolo finale. È una storia di incuria e di stellari interessi privati, di top manager lasciati talvolta troppo liberi e di potentissimi investitori esteri, ma anche di sonnolenza dello Stato italiano e di errori tecnici occultati nei polverosi faldoni della burocrazia. Eppure, quando tutto era cominciato nel 1999, sembrava di essere nel mondo perfetto. Lo Stato italiano - per garantirsi finanziariamente alla vigilia dell'ingresso nell'Euro - privatizza uno degli asset fondamentali del Paese, cedendone il controllo alla famiglia Benetton, faccia bella e radiosa del nostro capitalismo: un impero costruito vestendo l'Italia, e non solo, di maglioni colorati. Passano gli anni, le tariffe salgono mentre - di fatto all'insaputa della maggioranza del Paese, esclusi gli addetti ai lavori e chi legge a fondo le pagine di Economia - si verificano numerose vicende controverse che Laura Galvagni ricostruisce in questo libro con rigore, documentazione inedita e grande chiarezza, offrendo le chiavi per interpretare un importante pezzo della nostra Storia recente e per prefigurarne gli scenari futuri. Colpi di scena sui diversi fronti - finanziario, politico, giudiziario - si susseguono quasi come in un thriller, ma è la realtà. E, last but not least, resta aperto un delicato interrogativo: chi prenderà in mano le autostrade (chiunque esso sarà) riuscirà a gestirle meglio dei predecessori, dotando l'Italia di un'infrastruttura sicura e adeguata al futuro?