Telalzu de ammentos

Riferimento: 9791222733210

Editore: Youcanprint
Autore: Mureddu Carlino
In commercio dal: 12 Aprile 2024
Pagine: 140 p., Libro
EAN: 9791222733210
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Descrizione

Carlino Mureddu nacque ad Aidomaggiore nel 1927, l'11 di aprile. Morì all'improvviso a soli 66 anni a Sassari il 18 aprile del 1993. La formazione arcaica della prima metà del secolo scorso, i costumi e le miserie dell'epoca sono dolorosamente e nostalgicamente descritte nelle sue prime poesie. Si trasferì a Sassari e lavorò come operaio e visse l'evoluzione sociale allora in atto nei primi anni '50 in Sardegna. Emigrò con la famiglia nel Continente, mitico luogo di riscatto e crescita sociale, continuando sempre a scrivere, leggere e imparare e trasmettere i suoi pensieri con la fitta corrispondenza in sardo tra familiari e amici, senza mai accettare la lontananza e vivendo nella nostalgia. La sua poesia nasce nella tradizione orale sarda agropastorale più antica e con essa si è evoluta e trasformata anche in poesia civile e politica. Il sardo era la sua lingua e, a prescindere dalle inflessioni e le variazioni linguistiche dei luoghi e dai poeti più o meno famosi con cui duellava sui palchi dell'isola, era sempre compreso ed apprezzato. Lo testimoniano le numerose gare, i premi, le trasmissioni alle radio locali, i suoi numerosi ascoltatori ed estimatori. Con i suoi versi si percorrono le strade della Sardegna più antica in via di modernizzazione industriale, riscoperta e in evoluzione lentissima, incolta forse per gli standard odierni ma viva, povera ma piena di speranze che hanno fermentato nel secolo appena trascorso. Fu sempre convinto che la poesia, al pari della musica, non avesse bisogno di traduzione ma di interpretazione e chiunque avesse poesia in se avrebbe compreso la poesia dell'altro. A trent'anni dalla morte di Carlino Mureddu, le sue parole, le sue rime, le improvvisazioni, le sfide e i duelli con i grandi poeti sardi ancora celebrati, hanno un eco in queste poesie edite ed inedite tratte dai suoi numerosi quaderni e dalle pagine di riviste e quotidiani che popolavano l'isola negli anni '70.Questo libro è un modo per ricordarlo e ricordare ancora la sua voce e i suoi pensieri, a volte introspettivi, spesso battaglieri o mesti, di frequente sentimentali o sarcastici. Una poesia e una vita la sua mai sconfitta poichè i suoi versi, ana boladu e ten bolare ancora.